martedì 5 gennaio 2010

Amplificatore PCL86

                                                         Amplificatore "Jest PCl86"
        

                                 

Si tratta di un semplice amplificatore utilizzante le notissime valvole “pcl86”, che come tutti sanno al loro interno incorporano un triodo per il pilotaggio ed un pentodo finale.

L’amplificatore è stato realizzato per il salottino del nuovo appartamento di mio cognato, un regalo che gli ho fatto viste le imminenti nozze, (ma non è bastato).Lo schema elettrico è un classico per questa valvola, lo trovate in rete in poco più di 10 secondi.Come al mio solito ho apportato qualche modifica all’alimentazione incrementando di un po’ le capacità di filtro in modo da dargli un po’ più energia che non fa mai male.
I trasformatori d’uscita sono stati realizzati da me, una prassi che ormai è consolidata, 5000 ohm il carico, con la possibilià di switchiare a triodo o a pentodo con presa al 40%, due belle macchine elettriche avvolte con molta attenzione e pazienza.
Il cablaggio realizzato come al solito in aria con fili ad alta percentuale di argento, forse anche troppo preziosi per il circuito ma vi posso garantire che danno delle belle soddisfazioni.Per i componenti ho cercato di non risparmiare, considerando che l’utente finale, è al quanto a digiuno di elettronica ed alta fedeltà: pot. volume ALPS condensatori di accoppiamento, sufficienti (Digitex), resistenze sovradimensionate in wattaggio per stare tranquilli.

Prova di ascolto
La cosa che mi ha colpito di più e l’equilibrio totale dell’ampli, certo non può competere con altre mie realizzazioni ma si fa ascoltare e svela senza problemi particolari che non avrei mai pensato, anche mio cognato ne è rimasto entusiasta ed abbiamo ascoltato musica per molto tempo senza affaticamento alcuno, non ha una potenza elevata, ma è stato in grado di sonorizzare egregiamente il mio salone. La storia non è finita ora bisognava trovare il diffusore adatto.
Rimanendo su di un budget veramente basso e considerando una ridotta dimensione del diffusore dettata purtroppo dal fattore “MOGLIE” mi sono orientato sulle “indianaline” certo avrei preferito provare con un bel progetto utilizzante dei larga banda.
Ci siamo recati presso un negozio nelle vicinanze di Ancona che ne è rivenditore, ed abbiamo iniziato, tra lo stupore mio e delle persone che venivano in negozio, una sorgente maranz ben funzionante, abbiamo testato vari diffusori più o meno sensibili e ci siamo soffermati su “Arbour 5.06” sono andate subito d’acordo con i miei trasformatori d’uscita, il suono si è davvero aperto e livellato, un tw. molto dettagliato setoso e non invadente, un basso, considerando le dimensioni e la potenza in gioco, presente equilibrato e ben smorzato, i miei complimenti a questa ditta. -----Comprate.

Un salutone a tutti.



Sul retro vaschetta alimentazione 3 ingressi e le boccole per le casse.



Rocchetto Trasformatore d'uscita ancora montato sulla bobinatrice manuale.





Ciusura del T.U.


Particolare della lavorazione del cabinet in alluminio primerizzato e poi verniciato, nella parte superiore vi era un foglio di carta dove avevo disegnato i fori per i trasformatori.


                                      
Vista del cablaggio in aria all'interno dell'amplificatore.




          Prova d'ascolto dell'amplificatore, a sinistra si vede la stupenda "Arbour 5.06" Indianaline.